Aggiornamento ISO 14001:2026 – Pubblicata la Bozza dello Standard Internazionale
Il principale standard al mondo per i Sistemi di Gestione Ambientale (SGA), la ISO 14001, è oggetto di un importante aggiornamento: è stata ufficialmente pubblicata la Bozza dello Standard Internazionale (DIS). Si tratta di un momento cruciale, che offre un’anteprima completa di ciò che conterrà l’edizione 2026 della ISO 14001 e pone le basi per consentire alle organizzazioni di iniziare a prepararsi.
ISO 14001:2026 – principali cambiamenti e miglioramenti
Questa revisione è fondamentale per garantire che lo standard resti attuale e solido nell’affrontare le sfide ambientali globali, dal cambiamento climatico alla perdita di biodiversità fino alla scarsità di risorse.
La nuova bozza ISO 14001 (DIS) introduce una serie di miglioramenti mirati a potenziare le prestazioni ambientali delle organizzazioni e ad allinearsi con le sfide ambientali globali più attuali:
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Terminologia modernizzata e struttura armonizzata – La ISO 14001:2026 aggiorna la propria terminologia e si allinea maggiormente ad altri noti standard dei sistemi di gestione, come la ISO 9001. Questo significa vantaggi concreti: se la tua azienda possiede più certificazioni, potrai gestirle più facilmente, ridurre le duplicazioni e rendere gli audit molto più semplici.
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Maggiore attenzione alle condizioni ambientali – Lo standard aggiornato dà maggior rilievo ai fattori ambientali esterni, come il cambiamento climatico, la biodiversità e la disponibilità delle risorse, considerando anche emissioni di gas serra e azioni climatiche in modo più esplicito all’interno del SGA. Un segnale forte verso un impegno concreto sulle questioni ecologiche.
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Ambito del SGA più chiaro con prospettiva di ciclo di vita – La ISO 14001:2026 richiederà un vero approccio basato sul ciclo di vita. Non ci si potrà limitare a quanto accade nei propri impianti: bisognerà valutare l’intera catena del valore, dall’approvvigionamento delle materie prime fino allo smaltimento del prodotto, per individuare dove migliorare.
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Responsabilità della leadership rafforzata – Lo standard rivisto pone maggiore enfasi sul coinvolgimento personale e la responsabilità diretta della Direzione nel guidare le performance ambientali. Anche se i compiti possono essere delegati, la responsabilità resta in capo al vertice, per favorire una cultura aziendale orientata alla sostenibilità.
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Pianificazione basata sul rischio più raffinata – L’approccio all’identificazione e gestione di rischi e opportunità ambientali è stato ulteriormente migliorato, con collegamenti più chiari tra aspetti ambientali, obblighi di conformità e azioni pianificate. Questo promuove una gestione più proattiva e strategica delle performance ambientali.
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Nuova requisito per la gestione dei cambiamenti (6.3) – Questa nuova clausola richiede una pianificazione metodica e un controllo strutturato per qualsiasi modifica al SGA. L’obiettivo è garantire che gli impatti ambientali positivi siano mantenuti e che non si verifichino conseguenze indesiderate.
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Controllo operativo esteso ai fornitori – Lo standard richiede ora che le organizzazioni controllino o influenzino i processi, prodotti o servizi esternalizzati rilevanti per il proprio SGA, inclusi quelli dei fornitori. Il livello di controllo dovrà essere chiaramente definito e documentato, promuovendo un approccio sostenibile lungo tutta la supply chain.
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Revisione della Direzione riorganizzato (9.3) – Il processo di riesame della Direzione è stato riorganizzato in sottosezioni: ‘Generale’, ‘Input’ e ‘Risultati’, per offrire tracciabilità più chiara e dimostrare in modo concreto i miglioramenti ottenuti.
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Impegno continuo al miglioramento – Il principio di miglioramento continuo resta centrale nello standard ambientale e viene ulteriormente valorizzato.
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Annex A ampliato con note esplicative – L’Allegato A offrirà interpretazioni più chiare e indicazioni pratiche per ciascuna clausola. Non si tratta solo di aspetti tecnici, ma di un vero strumento per applicare lo standard in modo efficace nella tua organizzazione.
Prepararsi alla transizione
Ecco come puoi preparare efficacemente la tua organizzazione alla transizione verso la ISO 14001:2026:
Rimani aggiornato e forma il personale chiave
- Monitora gli aggiornamenti ufficiali: Consulta regolarmente le comunicazioni ufficiali dell’ISO e del tuo ente di certificazione (come NQA). Anche se la DIS è un indicatore forte dei cambiamenti previsti, la versione FDIS e quella finale potrebbero presentare piccole differenze.
- Partecipa a webinar e corsi: Segui webinar, workshop e corsi di formazione dedicati alle novità della ISO 14001:2026. Molti enti di certificazione, tra cui NQA Italia, li metteranno a disposizione.
- Comunica internamente: Assicurati che la Direzione e tutto il personale coinvolto nel SGA siano informati dei cambiamenti in arrivo e del possibile impatto sui propri ruoli e responsabilità.
Effettua una gap analysis
- Confronta il tuo attuale SGA con la DIS: Quando verrà pubblicato lo standard definitivo, sarà fondamentale eseguire una gap analysis approfondita. Ma puoi iniziare già ora con la DIS per identificare aree da migliorare.
- Individua le aree da aggiornare: Analizza le clausole dove il tuo SGA attuale necessita di adeguamenti, in particolare nelle aree chiave come ciclo di vita, cambiamento climatico e leadership.
Pianifica il calendario di transizione
- Allinea i cicli di certificazione: Collabora con il tuo ente di certificazione - NQA Italia - per programmare l’audit di transizione nel periodo previsto (probabilmente entro tre anni dalla pubblicazione, attesa per gennaio 2026). Una pianificazione anticipata aiuterà a evitare corse dell’ultimo minuto.
Adottando questi passi proattivi, potrai non solo assicurare la conformità alla nuova ISO 14001:2026, ma anche migliorare le prestazioni ambientali complessive, la resilienza e il contributo della tua organizzazione a un futuro più sostenibile.
Tempistiche previste
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Bozza dello Standard Internazionale (DIS): Già pubblicata e attualmente in fase di votazione per 12 settimane.
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Bozza Finale dello Standard Internazionale (FDIS): Attesa tra ottobre e dicembre 2025.
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Pubblicazione della ISO 14001:2026: Prevista per gennaio 2026.
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Periodo di transizione: Di norma, il periodo di transizione è di circa tre anni, quindi le organizzazioni dovranno probabilmente aggiornare i propri certificati entro l’inizio del 2029. Tuttavia, la durata esatta sarà confermata dall’International Accreditation Forum (IAF).
NQA Italia è al tuo fianco per supportarti durante questa transizione. Ti forniremo aggiornamenti, guide e risorse per aiutarti a comprendere i cambiamenti e prepararti alla nuova edizione della ISO 14001.
Rimani aggiornato con i webinar, le email e i corsi di formazione di NQA Italia pensati per accompagnarti nella transizione alla ISO 14001:2026.